Aumentare la capacità di gestire la crisi sanitaria della COVID-19 presso l'ospedale di emergenza di Caransebes al fine di fornire una risposta tempestiva ed efficace alla crisi COVID-19 mediante l'acquisto di attrezzature, attrezzature e forniture necessarie per il trattamento delle persone colpite. Il lavoro nei centri di accoglienza di emergenza nelle nuove condizioni di pandemia è profondamente colpito e influenzato da nuove procedure e protocolli sulla triage dei pazienti e l'individuazione di Sars Cov 2. A causa di questo, spesso, i pazienti che si presentano in CPU subiscono inutili ritardi fino all'introduzione di un trattamento appropriato e urgente. A questo proposito, questa attività potrebbe essere notevolmente sollevata e potrebbe richiedere molto tempo per prendere le migliori decisioni terapeutiche e per tutti i pazienti, indipendentemente dall'infezione o dalla non infezione da Sarscov2 per essere rapidamente gestiti e per avere accesso incondizionato e senza ostacoli alle cure di emergenza richieste, se avessimo un apparato di analisi medica che potesse eseguire rapidamente il test Sars Cov 2 con elevata sensibilità e specificità e bassi costi per indagine, all'interno del pronto soccorso. Questo potrebbe rapidamente rendere efficiente triage dei pazienti senza attendere per un lungo periodo di tempo prima di ricevere i risultati delle analisi condotte in modo classico e più efficacemente utilizzando i circuiti COVID o NonCovid esistenti in ospedale. Nel caso di SMU Caransebeș, i dipartimenti infettivi e pneumologici, in cui è ricoverata la stragrande maggioranza dei pazienti infetti o dei sospetti di COVID-19, operano in sistemi di segnalazione, che distano circa 3 km dal corpo principale dell'ospedale, dove si trova il laboratorio di radiologia e imaging. Dato che i sintomi di questi pazienti possono cambiare in poche decine di minuti, è imperativo che possano beneficiare di indagini radiologiche il più presto possibile. Attualmente, questi pazienti vengono trasferiti al laboratorio di radiologia seguendo il protocollo ufficiale e legale, che prevede il loro trasporto attraverso l'ambulanza chiamata attraverso il sistema 112. Si prega di notare che questa procedura di ricollocazione comporta spesso inutili perdite di tempo, dato che la disponibilità dell'ambulanza varia a seconda delle priorità, spesso è necessario attendere da due a tre ore fino al rilascio di un'ambulanza disponibile. Nello stesso contesto, si fa presente che il trasferimento del paziente crea inutilmente i presupposti per una possibile trasmissione della malattia agli operatori sanitari esposti e, non da ultimo, gli sprechi di materiale e risorse mediche attraverso il licenziamento dell'ambulanza (che potrebbe servire altre emergenze in questo periodo). I pazienti in condizioni gravi, infettati da COVID 19, ammessi alla sezione ITA devono