La politica dei trasporti dell'Unione europea (UE) mira a sostenere modi di trasporto meno inquinanti ed efficienti sotto il profilo energetico a scapito del trasporto su strada. Promuovere la multimodalità e il passaggio a modi a basse emissioni di carbonio è una delle principali priorità della nuova iniziativa faro della Commissione europea "Green Deal europeo", presentata nel dicembre 2019. Sostenuta da investimenti in tecnologie verdi, soluzioni sostenibili e nuove imprese, il Green Deal può fungere da nuova strategia di crescita dell'UE. Una delle misure indicate nell'elemento "Accelerare la transizione verso una mobilità sostenibile e intelligente" del patto consiste nell'aumentare l'efficienza del sistema dei trasporti dando la priorità allo sviluppo del trasporto ferroviario e per vie navigabili. In risposta alle nuove tendenze della politica europea relative al miglioramento dell'efficienza e della qualità del servizio di trasporto, limitando l'impatto dannoso sull'ambiente, e alla luce del soddisfacimento da parte della Bulgaria della condizione di attivazione della concessione di fondi dell'UE nel periodo 2021-2027 relativa alla promozione della multimodalità, è necessario formulare un concetto di sviluppo del trasporto combinato a livello nazionale, unitamente a un pacchetto di misure per la sua attuazione. Alla luce di quanto precede e in relazione all'articolo 57 della legge sui trasporti ferroviari, il Ministero dei trasporti, delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni ha avviato, entro il 2030, l'elaborazione di un piano nazionale per lo sviluppo del trasporto combinato, attraverso il quale, sulla base di uno studio effettuato, formulare una visione a lungo termine per lo sviluppo del trasporto combinato nel paese, coerente con i punti di vista e gli atteggiamenti del settore dei trasporti e rispecchiando le buone prassi europee.