L'accumulo di sedimenti in porti, canali, fiumi e corpi idrici impedisce la circolazione delle navi e interrompe gli equilibri fisici e chimici degli ambienti acquatici. Per garantire il trasporto fluviale e portuale, ma anche per contribuire alla manutenzione e al ripristino degli ambienti naturali acquatici, i gestori devono intraprendere operazioni di dragaggio. I volumi in gioco sono molto importanti: • sul settore marittimo, la manutenzione annuale di tutti i porti francesi (commercio, pesca, diporto) rappresenta circa 50 milioni di m³ di sedimenti dragati; Per l'Hauts-de-France il volume di sedimenti marini da dragare annualmente ammonta a quasi 5 milioni di m³ e raggiungerà i 7 milioni di m³ entro i prossimi dieci anni, • sul dominio fluviale vengono estratti 6 milioni di m³ ogni anno in Francia; Per l'Hauts-de-France, il volume di sedimenti fluviali dragati annualmente è attualmente compreso tra 150000 e 250 000 m³, mentre i requisiti per la navigabilità e il flusso naturale dell'acqua sono stati stimati nel 2008 a 10 milioni di m³ in 20 anni (Valore stabilito dal Voies Navigables de France — VNF — escluso il fabbisogno di riconquista ecologica dell'ambiente naturale), i sedimenti di essiccazione sono considerati rifiuti una volta presa in considerazione la gestione del suolo.