L'impatto sociale degli agenti patogeni nell'industria alimentare è significativo; diversi percorsi di contaminazione dei prodotti alimentari sono riportati nella letteratura (personale, ambiente, materie prime...) e l'igiene ambientale della produzione alimentare svolge un ruolo chiave. La difficoltà nell'identificazione di questi batteri può essere spiegata dalla presenza di forme vitali non coltivabili (NCV) nei prodotti della pesca. Queste forme di VNC appaiono a seguito di una o più sollecitazioni quali la salatura, l'affumicatura, la raccolta, la pulizia e la disinfezione; questi batteri CNV rappresentano un importante problema di salute perché non possono essere rilevati con tecniche microbiologiche convenzionali. Un metodo innovativo per rilevare e confermare la presenza di Listeria monocytogenes, riducendo tempi e costi di analisi rispetto ai metodi convenzionali, rappresenterebbe un significativo valore aggiunto per i produttori. Lo scopo della tesi è quindi quello di esplorare le potenzialità della marcatura isotopica del deuterio accoppiata con la spettroscopia Raman per determinare se questo approccio rileva cellule non coltivabili vitali (NCV). In effetti, questa spettroscopia può fornire informazioni dettagliate sulla composizione chimica complessiva di una singola cellula batterica, rapidamente (pochi secondi) e senza marcatura.