Il cancro ha rappresentato più di 19 milioni di nuovi casi in tutto il mondo e 10 milioni di morti nel 2020. La gestione ottimale di ogni paziente richiede la conoscenza dei fattori prognostici del cancro, che determinano la gravità della malattia, al fine di guidare il trattamento da effettuare. Per questa personalizzazione del trattamento verranno utilizzati elementi clinici, genetici, biologici e di imaging della malattia. Un altro modo di personalizzare il trattamento, effettuato in parallelo con la misurazione dei parametri tumorali, è la raccolta e l'analisi delle caratteristiche specifiche del paziente. Queste caratteristiche possono essere cliniche (come età, sesso, condizioni generali, peso, indice di massa corporea -BMI-, ecc.) ma anche paracliniche (cioè che richiedono l'uso di uno strumento tecnico per la misurazione). Tra le caratteristiche paracliniche, la composizione corporea (massa muscolare, massa magra, massa grassa sottocutanea, massa grassa viscerale) è sempre più di interesse per la comunità del cancro medico (Brown J et al, Journal of Cachexia, Sarcopenia and Muscle, 2018). I metodi che distinguono i muscoli dai tessuti adiposi sottocutanei e viscerale, come le scansioni TC, possono fornire nuove intuizioni su importanti fattori di rischio e migliorare la prognosi rispetto ad altre misure cliniche come l'indice di massa corporea. A lungo termine, queste misure potrebbero anche essere utili per adattare il trattamento, in particolare il dosaggio dei farmaci antitumorali, rilevando in particolare pazienti fragili che possono sviluppare tossicità. Così, in una meta-analisi di 38 studi, una piccola area muscolare valutata dalle scansioni TC acquisite nella clinica è stata osservata nel 27,7 % dei pazienti affetti da cancro e associata a una minore sopravvivenza globale [hazard ratio: 1,44, 95 % QUI: 1,32-1,56]. La diagnosi precoce per identificare le persone con perdita muscolare, insieme a interventi multimodali tra cui l'azione dello stile di vita con l'allenamento e l'integrazione alimentare associata ai farmaci, può essere necessaria per prevenire o rallentare la perdita di tessuto. Per quanto riguarda l'indice di massa corporea (BMI), calcolato dividendo il peso del paziente per dimensione quadrata, molti studi su vari tipi di cancro hanno indicato che un BMI più alto è associato a una migliore sopravvivenza globale. Da un punto di vista fisiopatologico, il nostro team ha dimostrato, utilizzando il software Anthropometer3D, che per i pazienti con carcinoma polmonare avanzato trattati con immunoterapia, questo effetto prognostico sembrava essere correlato alla quantità di grasso sottocutaneo. In definitiva, questi risultati potrebbero aprire la strada ad adattamenti terapeutici a seconda della morfologia dei pazienti. Tuttavia, sono ancora necessari studi clinici randomizzati per determinare se gli effetti della composizione corporea sono causali, reversibili per intervento e da considerare per l'adattamento terapeutico. Il Centro Henri Becquerel, attraverso le collaborazioni create tra gruppi di ricerca (in particolare il laboratorio quantif-LITIS dell'Università di Rouen, l'unità Inserm U1245 e INSA Rouen) e i servizi clinici (in particolare i dipartimenti di imaging, cancro medico, ematologia medica, radioterapia) possono ora creare le condizioni necessarie per lo sviluppo di tale soluzione.