I nanomateriali (nanostrutture organizzate su scala nanometrica) sono presenti in molti campi di applicazione, dalla salute, all'elettronica, ai materiali da costruzione, ai materiali naturali biologici, bio-ispirati o di origine biologica, alla conversione di energia, alle future tecnologie quantistiche. Che si tratti di comprendere e migliorare le loro proprietà d'uso, di sviluppare processi di elaborazione più sostenibili, di sviluppare i nuovi materiali di domani, più integrabili, multifunzionali ed eco-responsabili, la scienza dei materiali diventa sempre più complessa. Per affrontare la maggior parte delle sfide industriali e sociali, e quindi scientifiche nel campo, è necessario comprendere i meccanismi fisici e chimici che governano le proprietà dei materiali su scala atomica o molecolare, che consente la microscopia elettronica. Queste tecniche devono anche essere abbinate a nuove metodologie di analisi in situ e operando al fine di monitorare l'evoluzione dei nanomateriali durante il loro sviluppo e in condizioni d'uso. Anche in questo caso, gli sviluppi degli ultimi anni nella microscopia elettronica, in particolare presso l'Istituto di Fisica e Chimica dei Materiali di Strasburgo (IPCMS), mostrano la rilevanza di questa tecnica che può ancora beneficiare dei progressi tecnici implementati sulle apparecchiature più recenti.